Maimonide, il grande filosofo, scienziato e religioso ebreo del XII secolo, sarà il protagonista assoluto di una mega rassegna che si apre il prossimo 11 dicembre (fino ad aprile) al Museo di Israele a Gerusalemme, con prestiti dalla Libreria Apostolica del Vaticano, dalla British Library di Londra, dal Metropolitan Museum di New York e da altre importanti istituzioni culturali. Intitolata ‘Maimonide: un’eredità negli scritti’, la rassegna esporrà una summa delle opere dell’autore considerato uno dei più prolifici e influenti intellettuali del suo tempo e nella storia ebraica. Nato in Spagna, la vita e l’attività di Maimonide si sono incentrate soprattutto in Medio Oriente, senza dimenticare l’Italia e la Francia, ma hanno raggiunto gli angoli più lontani del mondo medievale. L’approccio di Maimonide è stato quello di unire studi generali e Torah – centro spirituale dell’ebraismo – in modo da rendere la Legge ebraica accessibile a tutti: il suo incoraggiamento alla moderazione in tutti gli aspetti della vita, le sue linee guida sulla nutrizione e sulla medicina preventiva – hanno sottolineato gli organizzatori della rassegna – sono ancora “studiate e interpretate in diverse accademie e circoli popolari”, così come i suoi scritti originali “sono apprezzati da importanti istituzioni nel mondo”. Una rassegna – è stato spiegato ancora – che intende gettare nuova luce “sul genio di Maimonide e la sua sfaccettata personalità con l’obiettivo di offrire una maggiore comprensione della sua eredità attraverso gli scritti originali”. In mostra, tra le altre carte, la versione originale, con correzioni, della Mishneh Torah, il suo codice della legge religiosa ebraica con la sua firma autografa e la sua scrittura. All’inaugurazione della rassegna, il 10 dicembre sera, parteciperanno l’Arcivescovo José Tolentino de Mendona, Archivista e Bibliotecario di Santa Chiesa Romana, e l’ambasciatore spagnolo in Israele Manuel Gómez-Acebo oltre che il rabbino capo di Israele Yitzhak Yosef.