L’Iran ha 12 volte il quantitativo di uranio arricchito che gli è consentito detenere sulla base dell’accordo internazionale, ripudiato dagli Usa, per il controllo del suo programma nucleare. Lo ha affermato l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, precisando che ora Teheran ha una scorta di uranio arricchito di 2.442,9 chilogrammi e che la sua spiegazione sulla presenza del materiale in un sito non dichiarato non è “credibile”. L’Iran sostiene che le sue scorte di uranio servono solo per scopi pacifici. Nel suo ultimo rapporto distribuito ai paesi membri l’Agenzia non identifica il luogo in cui ha rinvenuto il materiale nucleare. Una fonte anonima ha detto a Afp che non ci sono prove che la struttura sia stata usata per processare l’uranio, ma potrebbe invece essere stata usata come magazzino. L’Aiea ha aggiunto che l’Iran continua ad arricchire l’uranio a una purezza fino al 4,5%, in violazione della soglia del 3,67% concordata con le potenze globali nel 2015. Lo scorso anno l’Iran ha cominciato a rinnegare pubblicamente gli impegni presi con l’accordo siglato insieme a Cina, Francia, Germania, Russia, Regno unito e Usa, dopo che il presidente Usa Donald Trump ha abbandonato l’intesa e ripristinato sanzioni economiche.