“Sono preoccupata per le garanzie dei diritti dei nostri
700mila connazionali e per le relative
conseguenze sulle loro condizioni di vita, familiari e professionali.
Penso al diritto di residenza, al sistema fiscale, all’accesso all’assistenza
sanitaria e alla previdenza, al lavoro, ai visti. Non dimentichiamo poi i
rapporti economici, commerciali e culturali con l’Italia e la necessità di
mantenere la forte collaborazione in materia di difesa e sicurezza, esterna e interna,
anche in relazione al contrasto al terrorismo. Sono tutti temi che intendo
affrontare con forza con le autorità inglesi che incontrerò'”. Cosi’, in
un’intervista a La Stampa, il presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberta
Casellati, in vista della trasferta londinese per affrontare il tema della
Brexit. “Il travagliato e incerto percorso della Brexit, i cui effetti a
lungo termine non si sono ancora dispiegati, deve indurci, a mio parere, a
forti e attente riflessioni sugli effetti che decisioni affrettate possono
determinare”, spiega. Per la seconda carica dello Stato “certamente
sono numerosi i segnali che indicano come la geografia delle forze politiche,
che tradizionalmente hanno governato le istituzioni europee, stia cambiando. Ma
piu’ che degli equilibri politici dovremmo tener conto delle istanze, di cui
tali forze sono portatrici, per evitare fratture profonde e rilanciare il sogno
europeo del nuovo millennio. Un sogno che ha certo bisogno di una seria autocritica
e di cambiamento, per chi come me crede ancora in un’Europa dei
cittadini”. Quanto all’Italia e allo “scontro” con l’Ue osserva:
“Nessuno puo’ immaginare un’Europa senza di noi. Per quanto serie siano e
siano state le ragioni del nostro scontento, per quanto serie siano le
aspettative di un cambiamento, credo che il futuro debba dispiegarsi
all’insegna della collaborazione”.