“Vogliono sanzionarci, ma questo finirà per essere un
danno più per la Ue che per noi. Sono dei pazzi se davvero aprono contro il
nostro Paese la procedura d’infrazione. Insorgerebbero 60 milioni di
italiani”. Così il ministro dell’Interni e leader della Lega, Matteo
Salvini, in due colloqui con Messaggero
e Stampa. “Dovrebbero usare il buon senso, quello che hanno usato per la
Francia e la Spagna che hanno violato la regola del 3 per cento del deficit sul
Pil. Anche la Germania da anni è in surplus commerciale”, osserva Salvini.
“Se l’Europa crede di poter rivivere il film del passato, quello di
un’Italia subalterna, con governi sempre pronti a dire di sì a qualsiasi diktat
targato Bruxelles, Berlino o Parigi, non ha capito proprio niente”.
“Conte ha chiesto a Juncker un incontro per la prossima settimana, in cui
spiegherà la nostra manovra economica. Anche Tria si sta sforzando di
convincere Bruxelles che non siamo dei dissennati. Noi ce la stiamo mettendo
tutta per evitare le sanzioni. Loro dovranno usare la ragionevolezza e non il pregiudizio”,
osserva Salvini, secondo cui “è preferibile, ma sempre di assurdo stiamo
parlando e finché non le vedo non concedo, la procedura sul deficit piuttosto
che quella sul debito. Da quella sul deficit è più facile rientrare”.