“Il
grano potrebbe crescere nel deserto, come nel deserto di inimicizia puo’
crescere l’amicizia per avere la pace”. Con queste parole Papa Francesco
si e’ rivolto al presidente israeliano Reuven Rivlin, al termine di 35 minuti di
colloquio privato nella Biblioteca alla Seconda Loggia del Palazzo Apostolico.
“E’ vero che puo’ crescere il grano nel deserto, noi ci abbiamo portato
l’acqua e lo abbiamo visto fiorito”, ha replicato il presidente. Queste
battute hanno accompagnato lo scambio dei doni: un medaglione con le spighe da
parte del Papa e dall’ospite un bassorilievo di Gerusalemme divisa nelle sue 4
zone che il presidente ha detto “potrebbero ricomporsi in modo
nuovo”. All’arrivo si e’ subito instaurato un clima di amicizia, come
hanno fatto notare i giornalisti che hanno accompagnato Rivlin raccontando come
il presidente abbia preso tra le sue due mani la mano destra del Papa che
sorrideva compiaciuto. “Sembrava un incontro tra amici”, e’ stato
detto per descrivere “un clima non convenzionale e amichevole”.
Il Papa in particolare si e’ trattenuto
al termine dell’incontro con la signora Nechama, moglie del presidente, che era
in sedia a rotelle.