Sono passate oltre 48 ore dalla guerra scatenata da Hamas
contro Israele. Oltre 400 missili lanciati sulle città israeliane del sud,
morti, decine di feriti, migliaia di israeliani costretti nei rifugi, centinaia
di casi di nevrosi, decine e decine di infrastrutture, pubbliche e private,
danneggiate. La vita costretta a fermarsi sospesa in attesa che gli allarmi che
risuonano nelle strade cessino. I bambini non sno potuti andare a scuola. Fermi
i trasporti. Le città vuote e malinconiche. Tutto questo non è bastato a
Federica Mogherini – Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari
esteri e la politica di sicurezza – per spendere uno straccio di parola di
solidarietà e di vicinanza alla popolazione israeliana. Niente di tutto questo
nemmeno una lieve e sommessa condanna delle azioni terroristiche di Hamas e
delle altre fazioni palestinesi che, contro ogni convenzione internazionale e
rispetto delle leggi, compiono le azioni non contro i militari ma contro
popolazioni civili. Proprio su questo vergognoso silenzio, è intervenuto nel
Parlamento italiano il deputato Antonio Saccone (Forza Italia) che – rivolto ai
colleghi e ai rappresentanti del Governo – ha detto: “Denuncio in quest’Aula il
silenzio assordante delle istituzioni internazionali e anche dell’Unione Europea,
in modo particolare dell’Alto rappresentante della Politica estera, Federica
Mogherini. Il Governo e il ministro Moavero Milanesi condannino quanto compiuto
da Hamas e pongano gli atti necessari per scongiurare una escalation del
conflitto”. “La nostra opinione pubblica – ha concluso Saccone – , i
nostri concittadini, devono avere la possibilità di conoscere gli avvenimenti
in corso. E purtroppo pochissimi telegiornali hanno raccontato questo durissimo
attacco che stanno subendo i cittadini del sud di Israele”.