In una nota congiunta della Commissione vaticana per le Relazioni religiose con l’Ebraismo (Crrj) e del Comitato ebraico internazionale per le consultazioni interreligiose (Ijcic) si sottolinea la “significativa dimostrazione di amicizia” cattolico-ebraica in occasione del 55esimo anniversario di Nostra Aetate, uno dei documenti del Concilio Vaticano II, definita “pietra miliare” della Chiesa cattolica che “articola una nuova e migliore era nelle relazioni ebraico-cristiane”. Il presidente del Crrj, il cardinale Kurt Koch afferma senza dubbio che la ‘Nostra aetate’ “ha gettato le basi per i rapporti tra cattolici ed ebrei e puo’ quindi essere giustamente considerata la ‘Magna Carta’ delle relazioni cattolico-ebraiche”. Nel messaggio, il rabbino Noam Marans, presidente dell’Ijcic, ricorda, in seguito a quel documento, le visite dei Pontefici “alle sinagoghe, ai luoghi orribili ma sacri dei crimini dell’Olocausto e allo Stato di Israele“. Inoltre Marans “elogia l’impegno di Papa Francesco nel condannare il crescente antisemitismo” esprimendo “solidarieta’ ai cristiani che affrontano la persecuzione”. (AGI)