Ci sono voluti tre anni perché la squadra israeliana di ciclismo professionista riuscisse ad aggiudicarsi la vittoria in una tappa delle grandi gare internazionali. Sono trascorsi infatti cinque anni da quando, per la prima volta, il Giro d’Italia sbarcò con tre tappe in Israele, salutato da un enorme entusiasmo di folla e con l’avvio e la costituzione di una squadra israeliana di ciclismo professionista.
In questi anni i ciclisti dell’Israel Start-Up Nation hanno acquisito esperienza, si sono distinti per impegno, ma mancava la vittoria. Questa è arrivata nella tappa di Vieste del Giro d’Italia 2020: sabato 10 ottobre a tagliare il traguardo, in una fuga solitaria, è stato il britannico Alex Dowsett. Un evento straordinario per la storia del giovane ciclismo israeliano che meglio non poteva essere realizzata se non da un atleta che ha anche lui una storia eccezionale. Alex Dowsett ha saputo arrivare ai più alti livelli dello sport professionista (già vincitore di una tappa al Giro sette anni fa, ma soprattutto per alcuni mesi detentore del record dell’ora nel 2015), nonostante sia emofiliaco.