Cinquanta
milioni di euro per il “sostegno in favore di pensionati di guerra e
assimilati, perseguitati politici e razziali”. Nelle tabelle del decreto
fiscale c’è anche questa voce, e la reazioni delle opposizioni è durissima. Il
primo a riprendere la denuncia delle comunità ebraiche è il deputato Pd
Emanuele Fiano, che chiede di “cancellare questa vergogna”. Poi anche
la vice presidente della Camera di Forza Italia, Mara Carfagna, che sperando in
“un errore tecnico e non una scelta deliberata” annuncia la presentazione
di un emendamento che “ripari questo insulto alla memoria e alle persone
che hanno patito e combattuto l’antisemitismo e la dittatura”. Andrea
Maestri, esponente della segreteria nazionale di Possibile, attacca duramente:
“Se l’onda nera sembrava lambire solo le latitudini del Viminale, ora a
pelo d’acqua galleggia l’intero governo: sì, perché a 80 anni da quel 5
settembre 1938, quando Vittorio Emanuele III firmò la prima legge razziale,
quella che allontanava i bambini ebrei dalle scuole, Conte, Di Maio e Salvini
sfornano una norma odiosa, nascosta nel decreto fiscale, che cancella la
pensione alle vittime delle persecuzioni fasciste, ebrei e non solo”. La
richiesta al governo è dunque di “cancellare immediatamente questo
obbrobrio e ringraziamo l’ineffabile trio Conte-Di Maio-Salvini per averci
fornito la prova della pistola fumante: in Italia abbiamo un governo di estrema
destra”. Di “vergogna
fascista” parla anche Andrea Cozzolino, eurodeputato del Pd: “Il
Governo toglie le pensioni di 500euro alle vittime di leggi razziali e ai
sopravvissuti ai campi di concentramento, per risparmiare una cifra che ammonta
a quanto è stato rubato dalla Lega agli italiani. Una vergogna fascista, per un
governo fascista”. Il senatore Roberto Rampi, responsabile Cultura del
Partito democratico per parte sua osserva: “Se è una misura ragionata è un
fatto gravissimo che si spiega da solo. Se è un errore è un fatto che dimostra
la totale inaffidabilità di chi ci governa. In entrambi i casi Conte individui
il responsabile e lo cacci seduta stante oltre a correggere la misura”.