PROBLEMI
DI HALAKHÀ CONTEMPORANEA
ALLA LUCE DELLA PARASHÀ SETTIMANALE.
PARASHÀ DI BERESHIT 5779: PARTORIRAI FIGLI CON DOLORE (GEN. 3, 16). FARE
VOTI PER AVERE DEI FIGLI
di
Rav Roberto Colombo
Domanda:
una coppia che non riusciva ad avere figli decise di fare un voto. Se la donna
fosse rimasta gravida i coniugi avrebbero dato l’equivalente della cifra spesa
in passato in cure mediche per una possibile gravidanza in Tzedakà. La donna
rimase finalmente in stato interessante e con grande felicità gli sposi
prepararono la somma da destinare ai poveri. Dopo un po’ di tempo la donna,
però, abortì. I coniugi chiesero se in tal caso il voto doveva essere
rispettato ugualmente (la donna infatti era rimasta gravida) oppure se il voto
era da considerarsi annullato a posteriori.
Risposta:
Rav Zilbershtein rispose: “Bisogna capire il motivo dell’aborto. Se
l’interruzione della gravidanza dipende da motivi medici che dimostrano
nuovamente la grande difficoltà della donna di partorire, il voto è annullato.
Il Nèder, infatti, fu fatto solo per poter avere la certezza di poter un giorno
generare un bambino e se la causa dell’aborto testimonia che la donna ancora
non è guarita dal suo problema medico, il voto non deve essere pagato.
Diverso è il
caso se la donna ha interrotto la gravidanza per motivi non legati al suo
problema originale, ad esempio a causa di un lavoro eccessivo o per essere
stata esposta a radiazioni o a sostanze chimiche dannose o qualsiasi altro motivo
del genere. In tal caso il voto deve essere pagato in quanto l’essere rimasta
gravida è la prova che la donna potrebbe, in condizioni diverse, generare in
futuro dei bambini, e questo fu, di fatto, il motivo del voto”.
Il caso fu sottoposto
poi a Rav Eliashìv il quale rispose: “Non sono d’accordo con Rav Zilbershtein. Ritengo
che in entrambi i casi il voto sia annullato. Anche se la gravidanza è stata
interrotta da cause non legate ai precedenti problemi medici della donna, è
ovvio che l’intenzione del voto non era per chiedere a D-o un aiuto a restare
gravida ma per avere un bambino da abbracciare e
allattare. Pertanto io ritengo che il voto, in qualsiasi caso, sia di fatto
annullato. Non vi è un bene più grande per un genitore di quello di tenere per
mano un bambino e aiutarlo a crescere. Aver perso un feto non è mai un buon
augurio. Ritengo che i coniugi non debbano assolutamente pagare il loro voto
per un miracolo non avvenuto.