Nel 2010, il
presidente siriano Bashar Assad avrebbe inviato una lettera segreta all’allora
controparte statunitense Barack Obama, proponendo la ripresa dei colloqui di
pace con Israele, un messaggio condiviso anche con il primo ministro israeliano
Benjamin Netanyahu. Lo rivela oggi il quotidiano israeliano Haaretz citando
l’ex segretario di stato americano John Kerry. Il quotidiano fa riferimento al
libro di Kerry, pubblicato di recente, intitolato “Every Day is
Extra”, in cui, in particolare, spiega che “Assad mi ha chiesto cosa
sarebbe servito per avviare seri negoziati di pace, nella speranza di
assicurare il ritorno delle Alture del Golan, che la Siria aveva perso in
Israele nel 1967”. “Gli ho detto che se fosse serio, dovrebbe fare
una proposta privata” e così “ho condiviso i miei pensieri (con
Assad), il quale ha incaricato il suo migliore assistente di redigere una
lettera al presidente Obama”, ha continuato Kerry. L’ex segretario di
stato ha notato che nella lettera Assad ha espressamente invitato Obama a
sostenere nuovi colloqui di pace con Israele, segnalando “la volontà della
Siria di prendere una serie di misure in cambio del ritorno del Golan da
Israele”. Poco dopo l’incontro con Assad, Kerry ha visitato Israele e
condivise le informazioni con Netanyahu, che secondo Kerry “era sorpreso
che Assad fosse disposto ad andare così lontano”. Secondo Kerry, Assad
alla fine non è riuscito a mantenere le sue promesse, poiché l’amministrazione
Obama ha cercato di mettere alla prova la sua serietà chiedendo al presidente
siriano di adottare “misure per rafforzare la fiducia” sia negli
Stati Uniti che in Israele, inclusa una sospensione delle presunte forniture di
armi per le milizie libanesi filo-iraniane Hezbollah. La lettera di Assad è
stata scritta un anno prima dell’inizio della guerra civile in Siria.