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    Egitto: legge per chiudere profili accusati di ‘fake news’

    Il  Parlamento egiziano ha  approvato una legge che permetterà alle autorità di chiudere i  profili di social media accusati di diffondere ‘fake news’,  l’ultima di una serie di iniziative che prendono di mira il  dissenso e le fonti indipendenti di notizie.  La normativa è stata votata dall’assemblea nella serata di  lunedì, ma soltanto a distanza di giorni sono emersi i contenuti. La legge  definisce come organo d’informazione ogni account che abbia più  di 5.000 follower e autorizza le autorità a bloccarlo nel caso  sia ritenuto responsabile di diffondere “notizie false”. Per entrare in vigore la legge necessita la ratifica del  presidente Abdel-Fattah el Sisi, che viene data praticamente per  scontata, dal momento che iniziative legislative di questo tipo  sono spesso ispirate dal suo governo. Durante l’ultimo anno le autorità hanno bloccato circa 500  siti, compresi quelli di gruppi indipendenti per i media e i  diritti umani. Le accuse nei loro confronti erano quelle di  sostegno al “terrorismo” e di diffusione di “notizie false”.  Lo scorso anno l’Egitto risultava al 161/o posto su 180 Paesi  nella graduatoria sulla libertà di stampa dell’organizzazione  Reporters sans Frontieres.

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