“Non solo non desiderava dimenticarlo,
ma viveva aggrappata alla memoria di lui.
Temeva, anzi, di svuotarsi completamente dimenticandolo,
di diventare null’altro che l’involucro di se stessa.”
In questo estratto sono racchiusi un complesso di sentimenti che imperano in tutto il corso del romanzo, un susseguirsi di emozioni tra cui il tormento, la gelosia, l’amore ossessivo, sono elementi che rendono questo racconto apparentemente semplice, ricco di pathos. L’autore fa un’analisi dettagliata della psicologia di ogni personaggio, soffermandosi sui sentimenti travolgenti di ognuno di essi.
Il libro si apre con la descrizione della vita del personaggio principale, Oki, uno scrittore di fama mondiale ormai cinquantenne, sposato con una donna di nome Fumiko, e con due figli grandi. Oki è in treno per andare a sentire le campane di capodanno a Kyoto. Non vi si reca solo per questo motivo, ma soprattutto per cercare una ragazza di nome Otoko, di cui si innamorò follemente quando era già sposato. Allora, lui aveva trent’anni, e lei sedici. A diciassette anni lei si trasferì a Kyoto con la madre per evitare i pettegolezzi su di lei, dopo che si seppe della sua relazione con Oki. Mise al mondo una bambina morta, avuta dall’amante, e fu colpita da una grave malattia. Da allora lui non la rivide più, ma nel suo cuore non si spense mai la scintilla di quello che un tempo era stato ardente amore.
Otoko non si era mai sposata, conservava in se il lontano ricordo di Oki. Era diventata una pittrice e viveva insieme ad una sua allieva, Keiko. Tra le due scoppia una storia d’amore. Keiko, presa dalla gelosia di quello che era stato il suo rapporto con Oki, decide di vendicare Otoko per le molte sofferenze procurategli dal suo “amore proibito”, anche a discapito della famiglia di lui.
Il filo conduttore di questo romanzo è la gelosia morbosa da parte delle compagne dei protagonisti.
Il velo cupo che si avverte sfogliando le pagine è causato dell’eccessiva ossessione dalla quale sono afflitti tutti i personaggi.
Yusunari Kawabata con assoluta raffinatezza usa un linguaggio semplice per parlare di argomenti cosiddetti “tabù” come l’omosessualità, la morte di un bambino, e la malattia.
Un amore che un tempo era stato travolgente ma impossibile, invade le menti dei due protagonisti facendole chiudere nel ricordo di un amore negato che regnerà sempre nel più profondo del loro cuore e che non smetterà mai di occupare anche il loro più piccolo pensiero.
Rebecca Della Rocca
Bellezza e tristezza
Yasunari Kawabata
Anno di pubblicazione: 1965
Editore: Einaudi