Forte aumento, nel 2017, delle segnalazioni per sospetto
finanziamento al terrorismo registrate dalla Uif, l’unità di informazione
finanziaria della Banca d’Italia. Secondo l’ultimo rapporto per il 2017 sono
state 981 con un aumento del 60%. “Una quota notevole (37%) proviene dagli
istituti di pagamento, in particolare dagli operatori di money transfer”. Nel
rapporto si legge: “Il settore no-profit, il credito al consumo e il
commercio di opere d’arte, sono particolarmente interessati dal rischio di
finanziamento del terrorismo” e sottolinea “un’elevata criticità”
associata all’utilizzo del contante, specie nel commercio di beni di elevato
valore, e “al ricorso a prodotti emergenti legati alle applicazioni di
nuove tecnologie alla finanza (Fintech), quali le valute virtuali e le
piattaforme di crowdfunding”. Nel 2017 la Unita’ di Informazione Finanziaria
(Uif) ha ricevuto nel complesso 93.820 segnalazioni di operazioni sospette.