Come riportato oggi dal quotidiano La Repubblica, in un articolo di Corrado Augias, la decisione del presidente Mattarella di conferire a Sami Modiano, sopravvissuto ad Auschwitz e infaticabile testimone della Shoah, l’onorificenza di Cavaliere di Gran Croce ha scatenato una serie di vergognosi commenti sul web.
Malvagità, ignoranza, odio, profondo antisemitismo, negazionismo, sono alla base di una serie di messaggi la cui lettura ci lancia all’interno di un mondo di vera e propria depravazione culturale, di degrado di qualsiasi relazione umana.
Scrive Giuseppe Poggi: «Mattarella ha nominato l’ebreo Salomone (vulgo Sami) Modiano ex internato ad Auschwitz Cavaliere di gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica». Precede una “citazione dell’ebreo Karl Marx: Controllare non credere”.
L’anonimo Antonello: «Shoah, Mattarella nomina Sami Modiano Cavaliere di Gran Croce. Solito coglione lurido che pensa a tutto tranne che agli italiani».
Don Vito rap (con fotina): «La ministra Castelli straparla sui ristoratori e questi pensano a Modiano e ste caxxate eh eh eh ma che è una marca di carte da gioco eh, già giudei speculano sempre».
Questo il messaggio di Alessandra Pioli: «Mattarella a quando la tua scomparsa?».
Troppo facile e soprattutto liberatorio sarebbe parlare di demenza, di follia da web.
Purtroppo la realtà è più complessa e deve prendere atto della presenza di odiatori che approfittano del web per diffondere le loro idee malate, nascondendosi dietro il sottilissimo velo del diritto alla libera espressione del pensiero. Fino a quando qualcuno quelle idee ributtanti pensa che sia arrivato il momento di metterle in pratica. Non si tratta quindi di materia per medici e psichiatri, ma di indagine per la Polizia postale. Nel frattempo la nostra solidarietà al Capo dello Stato.