Le rigorose limitazioni dovute al coronavirus non ammettono deroghe, nemmeno in occasione della Pasqua EBRAICA che iniziera’ l’8 aprile. Lo hanno precisato i due rabbini capo di Israele, David Lau (ashkenazita) e Yitzhak Yosef (sefardita), rispondendo ai quesiti dei fedeli.
Di norma nella cena pasquale (Seder) le famiglie si riuniscono al gran completo per leggere assieme il testo che narra l’uscita degli ebrei dalla schiavitu’ di Egitto. Ma in
sintonia con le autorita’ sanitarie di Israele, i rabbini Lau e Yosef hanno fatto adesso appello affinche’ quelle cene si svolgano nella forma piu’ ristretta possibile. Hanno anche vietato che si ricorra a sistemi di comunicazione a distanza, come cellulari o computer, perche’ la loro attivazione sarebbe incompatibile con la solennita’ festiva. Quegli apparecchi possono essere tenuti a disposizione “ma solo per emergenze”, hanno precisato i religiosi. I due rabbini hanno insistito affinche’ i fedeli preghino in totale solitudine e non piu’ in gruppi di almeno 10 come vorrebbe la tradizione. Hanno invece autorizzato la apertura dei ‘mikve’, i bagni di abluzione rituale: ma solo per le donne. (ANSAmed).