”The Albanian Code” (“Il codice albanese”) è un film documentario prodotto dalla Katzir Production di Yael Katzir e Gady Castel per la Claims Conference che sarà presentato per la prima volta in Italia, a Roma, il 24 febbraio presso la Sala della Discoteca di Stato in una collaborazione tra Integra onlus, in sinergia con Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo (LIDU onlus), Integra solidale, associazione culturale Ipathia, TMP, Meditinere, PoloBiblo Museale Regione Puglia, Ministero Cultura Albanese, Accademia della Minerva.
Il documentario è ambientato nel 1943 nel periodo storico in cui l’Italia si schiera con gli Alleati, con l’armistizio dell’8 settembre, e i nazisti iniziano ad uccidere soldati italiani considerati disertori in tutta la regione. La popolazione albanese rifiuta di ottemperare agli ordini dell’occupante nazista di consegnare gli ebrei residenti ai confini del paese. Questo perché, come racconta il film, oltre il 70% della popolazione è di religione musulmana e hanno un codice d’onore chiamato “besa”: è meglio morire piuttosto che voltare le spalle a una persona bisognosa. La Comunità Ebraica in Albania era molto piccola (circa 200 persone) e il numero degli ebrei salvati è stato di tanto maggiore (oltre 2mila ebrei) poiché arrivarono da Serbia, Macedonia, Croatia e Montenegro sapendo di avere maggiori probabilità di salvezza.
Questo docufilm offre una visione ampia di questi eroi poco conosciuti e allo stesso tempo offre prospettive in prima persona nel racconto di coloro che sono stati salvati e degli albanesi che li hanno aiutati. “È un viaggio per dire grazie”, afferma il regista Gady Castel, “al popolo albanese, che si è comportato diversamente dall’intera Europa”. Un esempio unico di solidarietà umana, di grande attualità ancora oggi, che va oltre il credo religioso e che non ha eguali in tutto il mondo.