Spagna: l’antisemitismo della sinistra che boicotta i prodotti israeliani

Ugo Volli | 23-02-2020

A tutti coloro che credono che l’antisemitismo sia solo una forma di razzismo, che sarebbe poi connessa inevitabilmente all’ideologia delle destre, bisogna consigliare di informarsi su quel che sta accadendo in Spagna. Qui il vicepresidente del nuovo governo di sinistra, leader del movimento di estrema sinistra Podemos (che sembra aver ricevuto finanziamenti da Iran, Qatar, Venezuela: https://www.ilfoglio.it/sezioni/212/osservatorio-podemos) è un tal Pablo Iglesias, il quale dichiara regolarmente che Israele è uno stato illegale e che la “lobby sionista” domina la politica americana. Di recente 58 comuni fra i più importanti di Spagna (come Valencia), governati insieme da Podemos, dai socialisti e da altri partiti di sinistra, si sono dichiarati “ELAI”, cioè “Espacios Libres de la Aparadaid Israelì”, approvando ciascuno una mozione in cui si impegnano a “non avere contatti con alcuna impresa, prodotto, entità o organizzazione che sia israeliana o abbia relazione col popolo ebraico”. (https://www.radioj.fr/2020/02/18/la-derivu-du-parti-espagnol-podemos-vers-le-boycott-disrael/ ). Proprio così: aver relazione col popolo ebraico per la sinistra spagnola è anatema. Gli ebrei vanno boicottati. Hanno preparato anche degli adesivi da appendere sui negozi che aderiscono alla campagna di boicottaggio, come in Italia nel 1938 si scriveva sulle vetrine “Questo negozio è ariano”. Li potete vedere qui: https://www.libremercado.com/2020-02-12/58-ayuntamientos-evidencian-antisemitismo-podemos-aprobaron-no-contratar-judios-1276652126.

Barcellona, governata anch’essa dalla sinistra, non ha ancora votato la mozione ma aderisce al BDS. Insomma, vale la pena di ripeterlo: tutti coloro che pensano che l’antisemitismo sia una cosa di destra e snobbano le dichiarazioni di vicinanza agli ebrei e a Israele di Salvini, dovrebbero dare un’occhiata alle politiche della maggioranza spagnola, così simile a quella italiana, e riflettere. Esiste un antisemitismo di destra e uno di sinistra, entrambi orribili e pericolosi. I nemici (e gli amici) vanno riconosciuti per ciò che dicono e che fanno, al di là della loro collocazione politica.