L’Iran continua a rifornire di armi sofisticate i ribelli Houthi nello Yemen, in violazione dei suoi obblighi internazionali: lo ha riferito oggi il Pentagono dopo l’intercettazione in meno di tre mesi di due spedizioni di armi iraniane destinate al gruppo ribelle yemenita. La Forza Al-Quds, unità d’élite del regime iraniano responsabile delle operazioni all’estero, “ha costantemente dimostrato che sta cercando di consegnare armi agli Houthi nello Yemen”, ha affermato Bill Urban, il portavoce del Comando centrale dell’esercito degli Stati Uniti (Centcom), responsabile in particolare della regione del Golfo. Durante un briefing stampa al Pentagono, il comandante Urban ha presentato le foto delle armi sequestrate il 25 novembre e il 9 febbraio nella regione del Golfo, spiegando che provenivano dall’Iran e che erano destinate agli Houthi. In occasione della seconda operazione, compiuta dall’incrociatore USS Normandy nel Mar Arabico, la Marina americana ha sequestrato 150 missili anticarro “Dehlavieh”, una versione iraniana del missile russo Kornet, e tre missili terra-aria conosciuti sotto il nome “358”, una nuova arma sviluppata da Teheran.