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    Shoah: "mappa intolleranza", antisemitismo in aumento su Twitter

    Negli ultimi due mesi del 2019 sono aumentati i messaggi antisemiti rilevati su Twitter dalla Mappa dell’Intolleranza, progetto dell’associazione Vox – Osservatorio italiano sui Diritti e dell’Universita’ degli Studi di Milano e attivo dal 2015 per mappare i discorsi di odio sul social network. “L’ultima rilevazione della Mappa dell’Intolleranza datata novembre- dicembre 2019 riporta alcuni dati su cui riflettere – si legge in una nota – L’antisemitismo cresce rispetto alla precedente rilevazione effettuata tra marzo e maggio dello scorso anno. Il totale dei tweet, riguardanti gli ebrei, e’ stato di 63.724, contro i circa 19.000 dei mesi precedenti; tra questi, i tweet con polarita’ negativa sono stati 44.448, contro i circa 15.000 del periodo marzo- maggio. In percentuale, sul totale dei tweet negativi, siamo al 24,81% rispetto al 10,01% dei mesi precedenti”. L’aumento dell’antisemitismo su Twitter appare esponenziale, sottolinea l’associazione: e’ passato dallo 0,5% registrato nel 2015, al 2,2% nel 2016, al 3,8% nel 2018, fino agli ultimi dati. “Il picco dell’intolleranza – si legge ancora – si e’ raggiunto nel periodo delle minacce ricevute dalla senatrice Liliana Segre e dell’istituzione della sua scorta. Occorre sottolineare come il caso Segre sia stato il catalizzatore di offese e insulti, evidenziando dunque come la rilevazione di novembre e dicembre possa risultare sovradimensionata rispetto al reale andamento delle offese contro gli ebrei nel corso dell’anno”. Un altro dato su cui riflettere, secondo Vox Diritti, e’ la diffusione geografica dell’antisemitismo su Twitter. “Mentre infatti nelle rilevazioni precedenti si registrava una decisa localizzazione di tweet intolleranti nella zona di Roma e dell’alto Lazio, la forte esposizione mediatica, conseguenza del caso Segre, ha fatto si’ che offese e insulti arrivassero un po’ da tutta Italia, soprattutto da Lombardia, Liguria, Piemonte”. A crescere, secondo l’associazione, e’ “non solo il numero, ma anche il livello di aggressivita’ delle offese contro gli ebrei, dato questo purtroppo in linea con l’andamento generale dello hate speech su Twitter”. Per questa ragione, VoxDiritti ha deciso di “raddoppiare i propri sforzi per continuare a certificare la diffusione dello hate speech, ma anche per produrre strategie di contro- narrazione e narrazione alternativa efficaci, soprattutto attraverso un lavoro capillare nelle scuole, per eradicare stereotipi e pregiudizi negativi. Va in questo senso, anche la partnership con la Fondazione CDEC- Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, e in particolare con l’Osservatorio Antisemitismo della stessa Fondazione”. La partnership prevede in particolare un monitoraggio costante e una serie di iniziative nelle scuole. 

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