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    ISRAELE

    Israele: arrivati 21.900 olim nel 2025

    Sono circa 21.900 gli olim – i nuovi immigrati – arrivati in Israele nel corso del 2025, numero complessivo in calo del 34% rispetto allo scorso anno. Secondo il Ministero per l’Aliyah e l’Integrazione e l’Agenzia Ebraica per Israele, organizzazione no profit che si occupa di immigrazione degli ebrei in Israele, gli olim provengono da 105 Paesi, di cui circa un terzo di età compresa tra 18 e 35 anni.
    Il numero più consistente è arrivato dalla Russia, con circa 8.300 immigrati, nonostante un calo del 57% rispetto ai 19.500 dello scorso anno. Aumentano, tuttavia, gli arrivi dai Paesi occidentali: dagli Stati Uniti sono giunti 4.150 olim, con un incremento del 12% rispetto al 2024; dalla Francia circa 3.300 arrivi, in crescita stimata del 45%, dal Regno Unito 840, in aumento del 19% per il secondo anno consecutivo.
    Secondo l’Agenzia ebraica, nel 2025 sono state aperte circa 30.000 pratiche di aliyah (immigrazione) in tutto il mondo. Francia e Russia guidano la classifica, mentre la crescita più significativa si è registrata nel Regno Unito (+70%), e in Australia (+67%). “L’Aliyah in Israele nel 2025 è una toccante testimonianza della resilienza ebraica e della forza dello spirito sionista, anche in mezzo a sfide nazionali e di sicurezza”, ha affermato il presidente dell’Agenzia ebraica, l’ex maggiore generale, Doron Almog. “All’ombra della guerra, migliaia di giovani e famiglie hanno scelto di legare il loro destino a Israele e di costruire qui un futuro condiviso. L’Aliyah è un motore di crescita demografica, sociale, economica e morale”.
    Nel corso dell’anno, oltre 20.000 persone hanno preso parte a fiere ed eventi informativi sull’Aliyah negli Stati Uniti, in Francia, nel Regno Unito, in Ucraina, in Georgia, in Argentina, in Messico, in Sudafrica e in Australia. Per la prima volta, si sono svolte fiere anche a Sydney e Melbourne, alla presenza del Ministro per l’Integrazione e l’Aliyah, Ofir Sofer. Gli eventi sono stati organizzati dal Ministero, dall’Agenzia Ebraica, da Ofek Israeli e dall’Organizzazione Sionista Mondiale, insieme agli stand di enti governativi, banche, università, servizi per l’impiego e autorità locali. In Nord America, le iniziative di Nefesh B’Nefesh hanno attratto migliaia di persone.
    Si stima che circa 1.200 membri della comunità indiana Bnei Menashe immigreranno nel 2026. Il governo sta inoltre valutando misure per accelerare l’assorbimento il prossimo anno, sullo sfondo di un crescente antisemitismo. “Nell’ultimo anno, osserviamo una continua crescita dell’Aliyah dai Paesi occidentali. In luoghi come la Francia e il Regno Unito, dove l’antisemitismo è in aumento, parallelamente alla nostra costante attività di sensibilizzazione, sempre più persone scelgono Israele. – ha affermato il Ministero – Programmi per l’occupazione, l’edilizia abitativa, l’istruzione superiore e l’integrazione nella comunità, incoraggeranno ulteriormente l’immigrazione e rafforzeranno lo Stato di Israele”.

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