
Un grave attentato terroristico combinato ha colpito ieri il nord di Israele, lasciando dietro di sé due vittime civili e diversi feriti. Il terrorista, un palestinese soggiornante illegalmente in Israele, ha avviato una vera e propria corsa omicida tra più località prima di essere neutralizzato da un civile.
L’attacco è iniziato a Beit She’an, dove l’attentatore ha investito con un furgone Shimshon Mordechai, 68 anni, uccidendolo sul colpo, e ha ferito un ragazzo di 16 anni. Successivamente si è diretto verso la valle di Harod, dove ha speronato un’auto nei pressi del kibbutz Tel Yosef e ha accoltellato a morte Aviv Maor, 18 anni, del kibbutz Ein Harod Ihud.
Dopo l’omicidio, il terrorista — Ahmed Abu al-Rub, 34 anni, originario di Qabatiya in Samaria — è fuggito in direzione Afula, dove ha ferito un altro uomo, prima di essere neutralizzato da un passante all’incrocio di HaMeonot. L’attentatore è stato evacuato in ospedale in condizioni moderate. Secondo le indagini preliminari, avrebbe utilizzato il veicolo del suo datore di lavoro israeliano e si trovava in Israele da alcuni giorni senza permesso.
I soccorritori del Magen David Adom hanno descritto una scena estremamente difficile, mentre le forze di sicurezza hanno isolato le diverse aree dell’attacco e avviato un’indagine congiunta con lo Shin Bet. Il capo della polizia israeliana ha parlato di “un evento durissimo”, sottolineando che la pronta reazione sul posto ha impedito ulteriori vittime.
In risposta, il ministro della Difesa Israel Katz ha ordinato all’IDF di agire con forza e immediatezza a Qabatiya, colpendo le infrastrutture terroristiche e chiunque fornisca supporto al terrorismo. Anche il ministro per la Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir ha ribadito la necessità di misure deterrenti più severe contro chi sceglie la via del terrore.
Israele si trova ancora una volta a dover difendere i propri cittadini da una violenza indiscriminata, che colpisce uomini, donne e giovani innocenti. La determinazione delle forze di sicurezza e il coraggio dei civili che intervengono sul posto restano un baluardo essenziale contro il terrorismo.












