
La polizia britannica ha arrestato un uomo di 31 anni all’aeroporto di Manchester, sospettato di essere coinvolto nell’attacco terroristico contro una sinagoga che ha causato la morte di due fedeli nel giorno di Yom Kippur. Lo ha riferito l’Associated Press. La polizia di Greater Manchester ha detto che il 31enne è stato arrestato all’aeroporto con l’accusa di aver “commissionato, preparato e istigato atti di terrorismo”, dopo essere arrivato su un volo in entrata.
Durante l’attacco, avvenuto il 2 ottobre e compiuto dal 35enne di origini siriane Jihad Al-Shamie, sono stati investiti alcuni pedoni con un’auto, dopodiché l’aggressore ha accoltellato dei fedeli e tentato di forzare l’ingresso della sinagoga. Nell’attacco hanno perso la vita un uomo di 66 anni, Melvin Cravitz, e uno di 53 anni, Adrian Daulby. Altri tre uomini sono rimasti gravemente feriti. Cravitz è stato accoltellato; mentre Daulby è stato accidentalmente colpito da un agente intervenuto durante la difesa della sinagoga.
Inizialmente sei persone erano state arrestate in relazione all’attacco: cinque di loro sono state rilasciate senza incriminazioni, mentre un uomo di 30 anni, sospettato di non aver fornito informazioni su un crimine, è stato rilasciato su cauzione. Le indagini sono tuttora in corso. Questo nuovo arresto rappresenta però un passo importante per gli investigatori, che stanno cercando di ricostruire tutte le fasi dell’attacco e di capire se l’attentatore abbia ricevuto supporto logistico o ideologico da esterni. Le autorità hanno ribadito l’impegno a proteggere i luoghi di culto e a contrastare ogni forma di estremismo violento sul territorio inglese.












