
“Il mio obiettivo era arrivare prima e ci sono riuscita”. Con queste parole la motociclista israeliana Alona Ben Natan celebra la sua vittoria: è Campionessa del Mondo FIM Women’s Bajas World Cup 2025.
Il campionato di rally raid, articolato in sette gare (una tappa aggiuntiva in Ungheria è stata annullata dopo l’inizio della stagione), si è concluso a Dubai, dove l’atleta ha affrontato 842 chilometri tra dune e tracciati impegnativi, in due giorni e mezzo. Alona Ben Natan è la prima donna israeliana a competere in rally di alto livello in Marocco e Dubai, nonché la prima israeliana a far parte del Comitato Femminile della Federazione internazionale di Motociclismo (FIM). Tuttavia, il suo percorso non è stato privo di ostacoli: il Qatar le ha negato il visto, perdendo così punti cruciali.
“La gara è stata davvero dura ma la mia strategia era semplicemente quella di arrivare al traguardo perché ero in testa alla classifica mondiale. – ha raccontato Ben Natan a ‘The Media Line’ – Non volevo cadere o spingermi al limite; quindi, ho guidato in modo fluido e senza forzare”.
“Penso che il risultato sia ottimo. – ha aggiunto nell’intervista – Oggi a Dubai sono arrivata seconda nella classifica generale, percorrendo 842 chilometri in due giorni: tanti, soprattutto tra le dune. Sono davvero contenta di essere in forma e di aver concluso senza incidenti. Ovviamente, sono molto orgogliosa del mio risultato. Essere Campionessa del Mondo è un titolo che pesa. Ora posso dedicarmi a progetti più ambiziosi e alle gare più impegnative nel 2026, come il Rally Dakar”.

Durante la gara, però, Ben Natan non ha potuto esporre la bandiera israeliana e la sua nazionalità è stata rimossa dalla lista “per motivi di sicurezza”. “Hanno realmente paura che possa succedere qualcosa e capisco perfettamente. Anche io voglio tornare a casa sana e salva”, ha detto.
Nonostante ciò, ha affermato di aver sentito un forte spirito di squadra: “Dai miei amici motociclisti ho ricevuto tanto sostegno e affetto. Mi sono sentita accolta, quindi non mi sono sentita in colpa per essere israeliana. Va bene così”.
Ma la bandiera la porta con sé. “Non so se potrò salire sul palco con lei, ma ci proverò. – ha concluso – Di sicuro, quando riceverò i miei trofei, farò qualche foto con il Dubai Baja nel backstage. È importante per me dimostrare di essere israeliana. Non ho paura”.














