di Avner Zarfati
In occasione delle prossime celebrazioni dedicate al giorno della memoria, si è svolto oggi a Roma l’evento “Un calcio al razzismo”. L’evento si è tenuto nel centro bibliografico dell’UCEI, ed ha visto presenti numerose personalità del mondo dello sport e della politica come il ministro dello sport Vincenzo Spadafora, il presidente della FIGC Gabriele Gravina, il presidente dell’associazione italiana calciatori Damiano Tommasi e l’AD della lega calcio Luigi De Siervo. Nel corso degli interventi si è ribadita la necessità di punire in modo mirato le persone che si fanno protagoniste di episodi legati al razzismo e come dichiarato dall’AD della lega calcio De Siervo: “la lega e le società sono costantemente a lavoro con le Forze dell’ordine per riuscire a identificare chiaramente chi sbaglia”.
Tutti gli ospiti presenti concordano su un punto fondamentale: quello che accade negli stadi è uno spaccato della società italiana, e come affermato dal presidente dell’associazione italiana calciatori: “Si chiede troppo ai calciatori che scendono in campo e poco ai genitori che portano i propri figli sugli spalti”, proprio per ribadire che l’educazione è fondamentale nella lotta alle discriminazioni.
Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha parlato anche di step: nel breve periodo l’introduzione delle telecamere con il riconoscimento facciale saranno d’aiuto, ma nel lungo periodo bisognerà entrare nelle scuole per insegnare il rispetto nello sport.
Avner Zarfati