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    ISRAELE

    Elizabeth Tsurkov torna in Israele dopo oltre due anni di prigionia in Iraq

    L’accademica israelo-russa Elizabeth Tsurkov è atterrata mercoledì sera a Tel Aviv dopo oltre due anni di prigionia in Iraq. La sua liberazione, annunciata martedì dal presidente statunitense Donald Trump e confermata dal Mossad e dall’Ufficio del Primo Ministro israeliano, rappresenta l’esito di un’operazione diplomatica e di intelligence che ha coinvolto Stati Uniti, Israele, Iraq e Cipro.

    La trentottenne dottoranda alla Princeton University e ricercatrice del New Lines Institute for Strategy and Policy, era stata rapita a Baghdad il 21 marzo 2023 dalla milizia sciita Kataib Hezbollah, gruppo filo-iraniano. Tsurkov, che aveva condiviso sui social il suo impegno per i diritti umani e la ricerca sul mondo sciita iracheno, non aveva più dato notizie dopo un breve video diffuso dalla milizia nel novembre 2023.

    Si trovava in Iraq per ricerche accademiche sulla politica interna e le fazioni armate del Paese. Dopo la liberazione a Baghdad, la studiosa è stata consegnata martedì all’ambasciata americana, trasferita a Cipro e poi in Israele, dove è arrivata intorno alle 22. Al suo arrivo, è stata portata allo Sheba Hospital di Ramat Gan, seguendo un protocollo già applicato ai prigionieri liberati dalla Striscia di Gaza: una fase di controlli medici e psicologici prima del ricongiungimento completo con la famiglia.

    “Il direttore del Mossad ringrazia il suo omologo cipriota per l’assistenza nel passaggio umanitario di Elizabeth attraverso Cipro. La cooperazione tra i due Paesi ha ancora una volta dato prova di efficacia” ha dichiarato l’agenzia di intelligence israeliana in una nota.

    Secondo il quotidiano saudita Asharq Al-Awsat, Tsurkov sarebbe stata rilasciata in cambio della scarcerazione del figlio di un alto dirigente della milizia, arrestato a giugno per un attacco al Ministero dell’Agricoltura iracheno. Altre fonti, tra cui al-Jadeed, avevano ipotizzato la liberazione di prigionieri iracheni e discussioni sulla sorte di Imad Amhaz, operativo di Hezbollah catturato da forze israeliane nel novembre 2024, ma fonti americane hanno smentito il pagamento di riscatti o concessioni dirette.

    Adam Boehler, inviato speciale statunitense per la risposta agli ostaggi, ha raccontato al Jerusalem Post il momento del rilascio. “C’è un’emozione travolgente quando vedi che qualcuno viene liberato dopo tanti mesi di lavoro – ha affermato Boehler – Elizabeth era consapevole dei nostri sforzi per riportarla a casa. Crediamo che la minaccia di conseguenze annunciata dal presidente Trump venerdì scorso abbia avuto un ruolo decisivo”. Il presidente americano aveva firmato un ordine esecutivo che prevedeva sanzioni contro chiunque sequestri alleati o cittadini statunitensi. “Elizabeth Tsurkov è stata appena rilasciata dopo essere stata torturata per molti mesi. Ora è al sicuro all’ambasciata americana a Baghdad. Hamas, rilasciate subito gli ostaggi!”, ha scritto Trump sui social.

    Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha parlato con le sorelle di Tsurkov, Emma e Avital, definendo il ritorno della ricercatrice “un momento emozionante per tutto il popolo di Israele” e ribadendo che Israele continuerà “con determinazione” a riportare a casa tutti gli ostaggi ancora detenuti da gruppi armati.

    “Sono impazzita di gioia. – ha raccontato sua madre, Irina, alla radio israeliana – Ho aspettato questo momento per quasi due anni e mezzo. Spero che tutte le famiglie degli ostaggi possano provare la stessa felicità”.

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