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    Cultura

    Addio a Rami Heuberger, icona israeliana di teatro e cinema in “Schindler’s List” e “Golda”

    Rami Heuberger, attore e regista tra i più amati e riconoscibili del panorama culturale israeliano, è morto mercoledì sera a 61 anni in un ospedale di Tel Aviv, dopo una battaglia contro il cancro. A darne notizia è stata la famiglia. Lascia quattro figli: due nati dal suo primo matrimonio e due da una successiva relazione con l’artista Dana Yahalomi.
    Nato a Tel Aviv nel 1963, Heuberger aveva intrapreso gli studi al prestigioso Nissan Nativ Acting Studio, dopo il diploma all’Istituto Ironi Aleph. In più occasioni aveva ricordato di non aver mai immaginato, da bambino, una carriera sul palcoscenico. “Ogni mattina passavo davanti al Teatro Cameri e sognavo. Ma non venivo da un ambiente di cultura: non pensavo che sarei diventato un attore” ricordava Heuberger.
    Il debutto al cinema arrivò nel 1985 con il film Smell and Smile di Yehuda Barkan, ma la vera affermazione fu a teatro. Sui palchi dei più importanti teatri israeliani, e in particolare al Cameri, Heuberger ha interpretato grandi classici come Macbeth, Amleto, Scene da un matrimonio, Glengarry Glen Ross e Qualcuno volò sul nido del cuculo. La consacrazione arrivò negli anni Novanta con The Cameri Quintet, il programma satirico diventato cult e che lo rese un’icona della televisione israeliana, insieme a Keren Mor, Dov Navon, Menashe Noy e Shai Avivi.
    Al cinema e in tv ha preso parte a opere che hanno segnato la cultura popolare: dalla commedia Operation Grandma al dramma The Bourgeoisie, fino alla serie internazionale In Therapy. Heuberger comparve anche in Schindler’s List di Steven Spielberg, in Snow in August di Hagai Levi, nella serie di successo Checkout e nel biopic Golda del 2023, dove ha interpretato il Generale ed ex ministro della Difesa Moshé Dayan. Negli ultimi anni aveva continuato a recitare, con ruoli in produzioni come Manayek.
    “Volevo sempre sfidare me stesso, arrivare in luoghi dove non ero mai stato. La creazione è dinamica e il processo di apprendimento non finisce mai: sei sempre al primo anno di una scuola che non termina mai” aveva raccontato in un’intervista del 2013.
    La sua carriera non fu però priva di ombre. Nel 2007 fu indagato, senza conseguenze giudiziarie, per molestie denunciate da una truccatrice. Nel febbraio 2024 fu invece escluso da una nuova versione teatrale di Operation Grandma per frasi offensive rivolte ad alcuni colleghi. Negli ultimi anni Heuberger aveva parlato apertamente delle sue fragilità, raccontando il difficile percorso contro la depressione, aggravata durante la pandemia. In un’intervista del 2023 rivelò che a tenerlo in vita erano stati i suoi quattro figli: “Anche se la vita era diventata insopportabile, c’erano quattro esseri che significano tutto per me. Mi hanno fatto andare avanti”.

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