Skip to main content

Ultimo numero Luglio – Agosto 2025

Scarica il Lunario

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati







    EUROPA

    Francoforte, membri della comunità ebraica aggrediti durante una veglia per gli ostaggi

    Tre membri della comunità ebraica di Francoforte sono stati aggrediti venerdì pomeriggio mentre partecipavano a una veglia per i 50 ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas a Gaza.

    Secondo quanto riportato da Bild, Sacha Stawski, 55 anni, attivista e presidente dell’organizzazione Honestly Concerned, impegnata da anni nella lotta contro l’antisemitismo, si trovava con altri partecipanti nel parco Grüneburg, dove stavano appendendo le foto degli ostaggi a una recinzione. Stawski ha raccontato che tra 20 e 30 attivisti pro-Palestina erano presenti sul posto e hanno cercato di ostacolare l’iniziativa, scandendo slogan ostili. “Abbiamo sentito cori antisemiti, ci hanno chiamati ‘assassini di bambini’ e urlato ‘Free Palestine’ e ‘genocide’. Poi siamo stati attaccati con la vernice. Alcuni schizzi sono finiti sui miei occhiali e non riuscivo più a vedere bene l’aggressore”, ha dichiarato.

    I rappresentanti della comunità ebraica hanno espresso forte preoccupazione, sottolineando al Frankfurter Allgemeineche la rimozione delle immagini non rappresenta solo un gesto politico, ma “un colpo inferto alle famiglie degli ostaggi a Gaza” e deve essere considerata a tutti gli effetti un atto antisemita. Fonti comunitarie hanno inoltre segnalato la presenza, nella stessa area, di un campo pro-Palestina dal quale spesso vengono organizzati eventi caratterizzati da incitamento contro Israele e dalla diffusione di posizioni estremiste nello spazio pubblico.

    La polizia di Francoforte ha confermato l’accaduto e annunciato un rafforzamento della presenza delle forze dell’ordine nell’area, oltre a un aggiornamento dei piani di sicurezza. L’ambasciatore tedesco in Israele ha condannato l’episodio, mentre il governo federale ha ribadito la propria posizione sulla crisi mediorientale. Un portavoce ufficiale ha escluso per ora il riconoscimento unilaterale di uno Stato palestinese, definendolo “controproducente”, e ha riaffermato che l’obiettivo resta “una soluzione negoziata a due Stati, per quanto oggi sembri lontana”.

    CONDIVIDI SU: