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    ISRAELE

    L’IDF restituisce gli effetti personali di Matan Angrest, tenuto in ostaggio a Gaza

    Anat Angrest ha raccontato a Ynet il momento agghiacciante in cui ha ricevuto una borsa appartenuta a suo figlio, Matan, soldato dell’IDF rapito e gravemente ferito durante l’attacco del 7 ottobre 2023. Il bagaglio, ritrovato in una zona meridionale di Gaza, risale ai tempi in cui Matan giocava a calcio nell’Hapoel Haifa. “È stato uno degli ultimi oggetti che ha toccato, la sua borsa personale segnata dalla mia scrittura”, ha detto la madre. Matan si trovava in stato di incoscienza quando è stato portato via dopo un’esplosione in un carro armato e i suoi rapitori avrebbero cercato di rianimarlo. Attualmente, si trova ancora prigioniero nei tunnel di Gaza. Soffrirebbe di gravi ustioni, ferite infette e crisi d’asma.
    Nonostante il tempo trascorso – circa 21 mesi – Anat rifiuta di arrendersi: Matan, come soldato attivo, non dovrà restare escluso dalle trattative per il rilascio in caso di tregua. “Ha combattuto come lo Stato lo ha mandato. Non possiamo lasciarlo indietro”, ha spiegato, citando come esempio la liberazione di Edan Alexander, anche lui militare. A casa di Matan tutto è rimasto com’era alla sua partenza: le lenzuola ancora con il suo odore, la sua scrivania, le scarpe, lo skateboard e la PlayStation. “Ho pulito, ma non ho toccato il suo letto. Quando tornerà, gli comprerò le lenzuola più morbide che merita”, confessa una madre che da quel giorno non cucina più, convinta che lui abbia bisogno del suo aiuto.
    Anat sogna di riabbracciare suo figlio: “Se è sopravvissuto finora, dobbiamo riportarlo a casa”, immaginando di tornare a cucinare i suoi piatti preferiti. Determinato a servire come soldato lo Stato ebraico, Matan aveva nascosto il proprio problema d’asma per potersi arruolare nelle unità combattenti. “Non si sarebbe lasciato convincere diversamente”, aggiunge la madre. Un ragazzo generoso, sempre pronto ad aiutare gli altri: “Se un amico non poteva permettersi un biglietto, restava con lui”. Il padre, Hagai Angrest, ha lanciato un appello durante la visita a Washington: “Matan è vivo nei tunnel di Gaza, in serio pericolo, aspettiamo sue notizie sperando che presto possano tornare tutti gli ostaggi”.

    Nella foto: Anat Angrest, la madre di Matan

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