
Un biglietto scritto a mano da Matan Zangauker, uno degli ostaggi israeliani ancora nelle mani di Hamas, è stato ritrovato da soldati dell’IDF all’interno di un vasto complesso sotterraneo nella Striscia di Gaza.
Il biglietto, contenente il nome completo del giovane in ebraico, inglese e arabo, oltre al suo numero identificativo e alcune frasi in arabo, è stato consegnato alla madre, Einav Zangauker, che ha confermato la calligrafia del figlio. Secondo quanto riportato dal quotidiano Haaretz, il biglietto è stato scoperto in un’area sotterranea utilizzata da Hamas per trattenere ostaggi, tra cui quelli che successivamente sono stati uccisi. Nello stesso complesso sarebbero stati presenti anche alti funzionari dell’organizzazione terroristica.
Nel biglietto, Matan – descritto in arabo come “agricoltore” e in “buone condizioni di salute” – ha lasciato un messaggio che rappresenta, secondo la madre, una prova della sua sopravvivenza. Oltre al biglietto, sono state ritrovate anche bottiglie contenenti urina con il suo DNA.
«Da quasi 600 giorni metto in guardia dal fatto che la pressione militare mette in pericolo la vita degli ostaggi», ha dichiarato Einav Zangauker ai media israeliani. «Matan si è salvato per miracolo. Avrebbe potuto essere assassinato o ucciso a causa della pressione militare. Non possiamo continuare a sfidare la sorte». La madre, che è diventata negli ultimi mesi una delle voci più riconoscibili tra i familiari degli ostaggi, ha rinnovato l’appello al governo israeliano affinché negozi un accordo per porre fine al conflitto e riportare a casa tutti gli ostaggi ancora detenuti da Hamas. «La guerra ha già tolto la vita a troppi ostaggi e a troppi soldati, uomini e donne», ha affermato. Venerdì scorso, Einav ha ricevuto una seconda conferma della sopravvivenza del figlio grazie al racconto del soldato israelo-statunitense Edan Alexander, recentemente rilasciato da Hamas dopo 584 giorni di prigionia. «Temo per la vita di mio figlio», ha dichiarato Einav al sito Ynet.