
Al Festival di Cannes, Scarlett Johansson presenta il suo primo film da regista, dal titolo ‘Eleanor the Great’, con protagonista l’attrice 95enne June Squibb. Il film segna un momento significativo per Johansson, che, attraverso questa esperienza, afferma di riscoprire le sue radici ebraiche. La scelta di Squibb, nota per la sua candidatura all’Oscar per “Nebraska”, aggiunge profondità al progetto, evidenziando la determinazione e la passione condivisa tra le due artiste. Johansson descrive il personaggio di Eleanor come “complicato e impossibile”, ma anche “arguto e con cuore e mente aperti”, sottolineando la complessità e l’empatia che il film intende trasmettere.
‘Eleanor the Great’ racconta la storia di Eleanor Morgenstein, una donna di 90 anni che, dopo la perdita della sua migliore amica, si trasferisce dalla Florida a New York per vivere con la figlia e il nipote. Lì, stringe un’inaspettata amicizia con una giovane studentessa di giornalismo, interpretata da Erin Kellyman. Il film esplora temi di solitudine, identità e memoria, con Eleanor che si immedesima nella vita di una sopravvissuta alla Shoah, rivivendo i racconti dell’infanzia della sua amica nella Polonia occupata dai nazisti.
Johansson ha raccontato che la sceneggiatura l’ha profondamente commossa. Ha anche condiviso che le sue origini familiari in Polonia e Russia, e la tragica storia del fratello del suo bisnonno ucciso nel ghetto di Varsavia con i suoi due figli, hanno reso il progetto particolarmente personale. Il film è stato interamente girato a New York, e ha richiesto un impegno significativo da parte di Squibb, che, nonostante l’età avanzata, ha affrontato le sfide del ruolo. Johansson ha espresso nervosismo ed eccitazione per la presentazione del film a Cannes, descrivendo l’esperienza come un “match point” nella sua carriera.