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    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    “Con Francesco un dialogo vero nonostante le differenze”. L’intervista a Rav Riccardo Di Segni su La Repubblica

    Il Rabbino Capo di Roma Riccardo Di Segni, nell’intervista pubblicata oggi sul quotidiano La Repubblica, evoca il ricordo di un rapporto personale sincero e rispettoso con Papa Francesco. Lo racconta ripensando all’ultimo incontro con il Pontefice, avvenuto pochi giorni dopo il 7 ottobre 2023, in un momento segnato da forti tensioni.
    «Il Papa respirava a fatica e gli erano stati imposti dei limiti su ciò che poteva essere detto», ricorda Di Segni, parlando di un incontro con una delegazione della conferenza dei rabbini europei. «Alla fine il testo non fu letto, ma quando arrivai davanti a lui, mi accolse sorridendo e ripeté due volte: “Ecco il mio rabbino”. È una cosa inusuale». Una frase che, secondo il rabbino capo, racconta molto: «C’è uno stacco tra la dimensione ufficiale, talvolta problematica sul piano politico-religioso, e il rapporto personale: lui ci teneva che rimasse cordiale».
    Non sono mancati momenti di tensione, soprattutto dopo lo scoppio della guerra in Medio Oriente, ma per Rav Di Segni il concetto di dialogo non va svilito: «Tutti si riempiono la bocca con la parola “dialogo”. Ma dialogare cosa significa? Fare presente le proprie posizioni con l’altra parte. Se uno lo fa ed è ‘lesa maestà’, allora non è più dialogo».
    Il rabbino sottolinea che, nonostante le differenze, con papa Francesco si è sempre potuto parlare apertamente: «Ci siamo detti cose molto differenti, ma abbiamo dialogato. Durante la sua visita in Sinagoga, abbiamo detto ciascuno il contrario dell’altro, ma sempre in modo molto franco, leale e rispettoso».
    Guardando al futuro, Di Segni si augura che il prossimo Pontefice sappia proseguire su un percorso di continuità: «Il dialogo è un work in progress, come la ricerca scientifica: risolto un problema, se ne apre un altro. L’agenda del dialogo è in continua elaborazione».
    Una conquista da non dare per scontata: «La normalizzazione dei rapporti tra cristianesimo ed ebraismo è una rivoluzione storica, una grande conquista non solo per il popolo ebraico, ma prima di tutto per la Chiesa cattolica e per l’umanità».
    Sabato, Rav Di Segni sarà presente ai funerali di papa Francesco nonostante coincida con lo Shabbat. «Avrei preferito non fosse di sabato. Ma si tratta di rispettare la sensibilità di milioni di fedeli e di un’istituzione. Ci sarò, e andrò a piedi come prevede la religione ebraica».

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