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    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Pinechàs: Il successore di Moshè non fu uno dei suoi figli

    Di Donato Grosser

    La parashà  di Pinechàs descrive parte gli eventi degli israeliti negli ultimi mesi del quarantesimo anno nel deserto. Fu in questo periodo che il Signore disse a Moshè che era arrivato il momento di nominare il suo successore. “l’Eterno disse a Moshè: sali su questo monte di ‘Avarìm,  dove potrai vedere il paese che do ai figli d’Israele. E quando…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Il lato oscuro della nuova teologia

    Di Rav Riccardo Di Segni

    Il deterioramento dei rapporti ebraico-cristiani è uno degli effetti negativi collaterali del conflitto iniziato il 7 ottobre 2023. In gran parte si è trattato di questioni politiche, differenti visioni sul conflitto, giudizi severi e mancanza di empatia. Ma la teologia non è rimasta estranea a questo processo e sono stati segnalati fenomeni regressivi, ritorno a vecchi schemi di contrapposizione. Su…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Il digiuno del 17 di Tammuz, inizio del periodo di lutto fino a Tishabe’av

    Di Redazione

    Il 17 di Tammuz, quest’anno domenica 13 luglio, è un giorno di lutto per il popolo ebraico e per questo si digiuna, con inizio a Roma alle 4.35 (secondo alcuni 3.58) e termine alle 21.17. Questa data ricorda infatti alcuni eventi tristi per il popolo ebraico. In particolare, il Talmud (Taanìt 28b) enumera cinque episodi infausti che accaddero, nel corso…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Balàk: La sgradita benedizione di Bil’am

    Di Donato Grosser

    “Come son belle le tue tende, o Ya’akov, le tue dimore, o Israele!”. Questa benedizione di Bil’am fa parte della tefillà mattutina e viene recitata quando si entra nel Bet ha-Kenèsset (sinagoga). Va detto però che non tutti la gradiscono. Shlomo Luria (Lituania, 1510-1573) in un suo responso (n.64) scrisse che di mattina quando arriva nel Bet ha-Kenèsset salta queste…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    L’unanimità del Consiglio comunale di Napoli e una città senza più colori

    Di Pierpaolo Pinhas Punturello

    “Se esiste una terra alla quale appartengo quella è la Sicilia, una città è Napoli, un popolo è quello ebraico”. Ho scritto questa frase poche settimane fa a chi mi chiedeva di “definirmi”. Questa definizione della mia identità, forse un po' barocca e forse un po' presuntuosa, essenzialmente vera, non ha tenuto conto del mondo nel quale vivo, dei giorni…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Parashà di Chukkàt: Vivere con contraddizioni

    Di Donato Grosser

    R. Hershel Schachter (Scranton, 1941-) in Insights and Attitudes (p. 206-7) scrive che per tanti anni il Salmo 23 (che comincia con le parole “Salmo di Davide. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla. Su pascoli erbosi mi fa riposare, ad acque tranquille mi conduce..”) era il più noto presso la popolazione cristiana negli Stati Uniti. Si…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    La santificazione del profano (da una derashà di Rav Lichtenstein). Parashà di Shelach Lechà

    Di Rav Ariel Di Porto

    La parashà dello tzitzit viene recitata due volte al giorno nello Shemà. Si tratta in ogni caso di una parte importante all’interno delle nostre preghiere. Supponendo che questo sia stato scelto perché ricorda dall’uscita dall’Egitto, così come emerge nella Mishnà nel trattato Berakhot, rimane la domanda perché sia stato scelto proprio questo brano, e non uno dei molti altri che…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Lo Shabbat e la manna - Parashà di Beahalotechà

    Di Rav Ariel Di Porto

    Nella Torah, poche narrazioni riescono a catturare l'essenza di un rapporto tanto intimo quanto quello tra il popolo ebraico e il Divino come il racconto relativo alla manna nel deserto. Rav Asher Meir, attraverso la sua analisi della parashà di Beahalotechà - una delle più ricche nella Torah - ci guida in un'esplorazione profonda di questo miracolo quotidiano che ha…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    Nassò: Il giusto mezzo, ma non sempre

    Di Donato Grosser

    R. Hershel Schachter (Scranton, 1941) in Insights and Attitudes (p. 180) fa notare che il trattato di Sotà, dove si parla della moglie sospettata di aver tradito il marito (chiamata appunto sotà, ovvero traviata), segue il trattato di Nazìr, che tratta di chi fa voto di diventare nazireo e di non bere vino né di tagliarsi i capelli per un…

    IDEE - PENSIERO EBRAICO

    La simbologia di fiori e cibi di latte a Shavu’òt

    Di Rav Roberto Colombo

    Dopo tre mesi dall’uscita dall’Egitto il popolo ebraico si avviò finalmente a ricevere la Torà nei pressi del monte Sinài dopo un periodo di necessaria preparazione. La Torà afferma: Mosè fece uscire il popolo dall'accampamento incontro il Signore. Essi stettero in piedi sotto il monte (Es. 19, 17). Il Talmùd spiega che il popolo ebraico durante il dono della Torà…