
La storia degli ebrei italiani attraversa i secoli come un filo continuo, capace di mostrare quanto il tessuto culturale della penisola sia stato fin dalle origini plurale, ricco e profondamente intrecciato a molte tradizioni. Al Museo Ebraico di Roma si è tenuta la presentazione del nuovo volume di Giancarlo Lacerenza “Gli ebrei nell’Italia antica. Dalla diaspora all’età cristiana”, edito da Carocci. Un incontro che ha saputo unire rigore scientifico, approfondimento storico e un forte richiamo alla memoria condivisa della Comunità Ebraica di Roma e del Paese.
A prendere per primo la parola è stato il Presidente della Comunità Ebraica di Roma, Victor Fadlun: “Questo libro ci ricorda che la presenza ebraica in Italia non è un capitolo accessorio, ma un elemento originario della nostra vicenda nazionale, precedente all’Italia come la conosciamo oggi. Una presenza radicata e diffusa lungo la penisola già prima della Roma cristiana, capace di attraversare i secoli senza mai spezzarsi”. Fadlun ha ricordato anche l’emozione suscitata dal ritrovamento e dalla presentazione del mikve’ di Ostia Antica, testimonianza di una storia che non si colloca ai margini, ma al centro del mondo mediterraneo. “Custodire questa memoria – ha aggiunto il Presidente – significa capire chi siamo e quale ruolo continuiamo ad avere, nonostante difficoltà, incomprensioni e ritorni d’odio. La memoria, nel suo respiro lungo, restituisce giustizia”.
Sono poi seguiti i saluti del Rabbino Capo di Roma, Riccardo Di Segni, che ha definito l’opera “un approfondimento importante sulla storia degli ebrei dell’Italia antica”. Una storia raccontata molte volte ma mai in questo modo”, ringraziando l’autore per aver saputo offrire una sintesi essenziale, chiara e rigorosa.
Presente anche Alessandra Di Castro, Presidente della Fondazione per il Museo Ebraico di Roma.
Il dialogo con l’autore Giancarlo Lacerenza ha visto protagonisti due studiosi di grande autorevolezza: Salvatore Settis, accademico dei Lincei, e Cinzia Vismara, già docente di Archeologia delle province romane all’Università di Cassino. Nel confronto è emersa la portata innovativa del volume, capace di raccogliere e valorizzare studi, scoperte e materiali che negli ultimi anni stanno ridefinendo il panorama degli studi sull’ebraismo in Italia in età antica. Gli interventi hanno evidenziato come la storia degli ebrei nella penisola non costituisca un filone separato o marginale, ma sia parte integrante della storia italiana in tutte le sue articolazioni culturali, sociali e religiose. Uno sguardo che questo libro restituisce con grande rigore, rendendo accessibile un patrimonio altrimenti frammentato.
L’evento è stato organizzato e promosso dalla Fondazione per il Museo Ebraico di Roma.













