Skip to main content

SPECIALE PESACH 5784

Scarica il Lunario 5784

Contatti

Lungotevere Raffaello Sanzio 14

00153 Roma

Tel. 0687450205

redazione@shalom.it

Le condizioni per l’utilizzo di testi, foto e illustrazioni coperti da copyright sono concordate con i detentori prima della pubblicazione. Qualora non fosse stato possibile, Shalom si dichiara disposta a riconoscerne il giusto compenso.
Abbonati

    Sondaggio: un europeo su 4 fortemente antisemita

    Un europeo su quattro ha un atteggiamento fortemente negativo verso gli ebrei. Lo rileva un sondaggio mondiale sull’antisemitismo commissionato dalla Anti-Defamation League. Mentre il rapporto riflette pochi cambiamenti nell’Europa occidentale, gli intervistati dei paesi dell’Europa centrale e orientale hanno mostrato un marcato aumento delle credenze antisemite, con stereotipi secolari sugli ebrei che controllano gli affari e la finanza, e che sono piu’ fedeli a Israele del loro paese d’origine, ancora saldamente radicato.     


    L’indagine, che si basava su 11 domande che l’ADL ha usato nei sondaggi globali dal 1964, ha interrogato oltre 9.000 adulti in 18 paesi in Europa, Canada, Sudafrica, Argentina e Brasile tra aprile e giugno di quest’anno. Ha trovato che gli atteggiamenti antisemitici sono aumentati bruscamente in un certo numero di paesi: Argentina ha visto un aumento del 6 per cento, Polonia 11%, Russia 8%, Brasile e Sudafrica 9%, e Ucraina 14% dall’ultima indagine di questo tipo, che ha avuto luogo nel 2014 ed e’ stata aggiornata nel 2015. Circa il 25% degli europei ha dato risposte antisemite alla maggior parte delle 11 domande, collocandole nella categoria piu’ alta dell’ADL per l’antisemitismo. Oltre agli atteggiamenti negativi nei confronti degli ebrei, nel valutare l’antisemitismo complessivo, l’organizzazione tiene conto di fattori come gli episodi antisemitici violenti, verbali e distruttivi,  e la politica del governo. “E’ profondamente preoccupante il fatto che circa un europeo su quattro nutre i tipi di credenze antisemite che hanno resistito da prima dell’Olocausto”, ha detto Jonathan A. Greenblatt, CEO di ADL. “Questi risultati servono come un potente campanello d’allarme che c’e’ ancora molto lavoro da fare per educare ampie fasce della popolazione di molti di questi paesi a rifiutare il bigottismo, oltre ad affrontare le pressanti esigenze di sicurezza dove gli incidenti violenti sono in aumento”.

    CONDIVIDI SU: